Il diritto di abitazione conferisce al titolare di vivere in una casa limitatamente ai propri bisogni.
Quando uno dei coniugi decede la legge riserva all’altro i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano. Ciò avviene per tutelare le abitudini di vita del coniuge rimasto in vita ed evitargli l’ulteriore danno, psicologico e morale, che potrebbe derivare dal dover abbandonare l’alloggio abituale.
Per effettuare la cancellazione del diritto di abitazione in caso di morte del titolare, si presenta una voltura catastale presso il competente Ufficio del Territorio (Catasto).
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